40 ANNI DI VITA E DI INTENSA ATTIVITÀ

Tutto questo ha festeggiato il “Gruppo Folcloristico dei Poŝagnòt domenica 23 ottobre 2022.

Correva l’anno 1982 e a Possagno si ricordavano i 160 anni dalla morte di Antonio Canova e i 150 anni dalla consacrazione del “suo” Tempio. In quell’occasione fece la sua prima comparsa un drappello di giovani abbigliati in maniera obsoleta: indossavano il “vestito da festa” dei villani che circondavano Canova, allorché nel 1819, all’età di 62 anni, presiedeva solennemente alla posa della prima pietra del Tempio, che egli aveva voluto fosse dedicato “A Dio Ottimo, Massimo, Uno e Trino”.

Quei giovani erano una costola che traeva la sua origine dal coro parrocchiale, di cui si aveva la prima documentazione nel 1550.

Si organizzarono dunque in gruppo folcloristico e da allora, da 40 anni, portano nel Veneto, in Italia e in tanti paesi del mondo il loro repertorio ruspante di canti, di musica, di danze e di animazione in dialetto, consistente di oltre 500 pezzi raccolti dalla viva voce degli anziani dagli anni’60 fino agli anni ’80 e ’90 del 1900. In ultima analisi, un messaggio che vuole valorizzare e far conoscere le radici, la tradizione, la piccola storia del nostro territorio pedemontano, convinti che “le tradizioni sono una ricchezza che solo per poca sapienza può essere disistimata.” (card. G. Biffi, 4 /10/2003).

E domenica 23 ottobre i membri del Gruppo e coloro che ne hanno fatto parte in passato (oltre 200 persone) si sono ritrovati insieme per ricordare e rivivere quegli anni indimenticabili: anni di folclore, ma anche di collaborazione, di socializzazione e di amicizia.

Come 40 anni prima, i Poŝagnòt hanno voluto iniziare la giornata con la santa messa di ringraziamento, con il ricordo e il suffragio dei membri defunti e con l’omaggio ad Antonio Canova.

Dopo l’immancabile foto di gruppo, hanno proposto, davanti alla casa natale del Canova, un assaggio del loro repertorio, quindi è stata la volta di una carrellata di 400 immagini che raccontavano i 40 di vita e attività.

Al pranzo sociale erano presenti oltre 100 persone tra membri ed ex-membri del gruppo, oltre a familiari, amici e simpatizzanti; dopodiché, musica e danze.

Non poteva mancare la foto ricordo degli otto membri del Gruppo presenti dalla fondazione e ancora attivi.

Che dire Infine? La vita si rinnova se c’è gioventù. Ci si augura perciò che tanti giovani si uniscano a noi, affinché il prezioso patrimonio che abbiamo raccolto e finora custodito continui a vivere e a dare frutti.

Daniele Cunial

Foto di Valter Binotto e Vardanega Damiano

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