PIETRO DI 7 ANNI ASSIEME A MARIO DI 95
Questi sono i Posagnòt oggi: la presenza esperta di Mario Zatta, classe 1933, e l’entusiasmo curioso e vivace di Pietro Pauletto, sette anni.
Tra loro due, il più vecchio e il più giovane del Gruppo, passano decine di cantanti e strumentali che hanno reso indimenticabile la serata conclusiva del Caffè Letterario “Da Mariano” 2024-25, la sera del 23 giugno scorso.
Un pubblico divertito e partecipe ha applaudito alla fine delle 12 canzoni popolari eseguite con perizia e calore dai Posagnòt:
Sempre Alegri, A casa mia no gh’è, La scala è tuta rota, Aqua col mistrà, Dami la man biondina, Soto le ali del moscolin, Quel ucelino, Vien Moretina (un vero e proprio inno d’amore al Grappa), La mosca mora, Naranse da Palermo, Manusueta, E se mi meto le scarpe ai pié.
I generi dei canti erano i più diversi: dal satirico al contrasto, dal cumulativo alla ballata al componimento lirico… Marcello, Monica, Adriano, Daniele e Cosma hanno presentato i singoli brani con aneddoti, battute, elementi di costume e soprattutto alternando la lingua italiana con quella dell’Asolano rustico. Ha diretto Davide Pauletto, il papà di Pietro
Sono stati ricordati alcuni vecchi ora scomparsi che furono le fonti vive dei testi e delle melodie della nostra tradizione orale. Ed è stato fatto un cenno anche ai balli della nostra gente pedemontana, dalla Manfrina alla Mazurca alla Bassanese ecc.
Essenziali gli strumenti musicali intervenuti allo spettacolo a supporto delle voci: le tre fisarmoniche (l’argentino Luis, Sergio ed Emil di Cesio), le Ciocche (Camillo), il contrabbasso (Damiano), il Mandolino (Mario), la Chitarra (Felipe brasileiro).
E’ stato più volte citato il libro dei Posagnot, la loro raccolta completa di Canti popolari del Grappa, edito nel 1999, curato da Gabriele Vardanega e disegnato da Anna Cavarzan con il contributo scientifico di Daniele Cunial.
Ma è emerso anche un altro carattere di questa compagine culturale: il benessere esistenziale che essa genera nei suoi componenti e negli spettatori che seguono le esibizioni dei Posagnòt. La cultura non solo come arricchimento cognitivo del grande patrimonio delle tradizioni locali ma anche come eccellente strumento di socialità e di benessere profondo.
Giancarlo Cunial



Un pensiero su “Serata al “Caffè Letterario””
Ottimo 👍 grazie!!!